Eroici.
Così intitola la Gazzetta dello Sport il giorno dopo.
(Arriva poi la smentita per via di un refuso tipografico. L'esatto titolo "Erotici" apparirà nell'edizione serale del giornale rosa).
Gli atleti della RifSal, inaspettatamente pochissimi, sfiorano il colpaccio al Palazzetto dello Sport di Spoleto che li avrebbe consegnati alla storia.
Dal Vs inviato Ettore Frangipane
Mercoledì 6 Dicembre 2006
Sono le 13.30 quando negli uffici dirigenziali della RifSal una clamorosa voce rimbomba facendo sobbalzare i massimi dirigenti in riunione: "E oggi chi cazzo gioca?..."
Nel giro di poche ore gli organi di presidenza della squadra si rendono conto che la partita è a rischio, molte, moltissime sono le defezioni per il match della serata che arrivano (tutte all'ultimo momento naturalmente) accompagnate dai motivi più disparati: gessi, contusioni, rotture delle acque, cene aziendali, strappi, malattie infantili, slogature, appuntamenti di lavoro, flebiti, cistiti.
Con freddezza e decisione viene attivato il piano "C" d'emergenza ("cazzo famo?"): raschiando il fondo del barile, riacciuffando giocatori già con la valigia in mano, il termometro in bocca o spariti da lustri (contattati all'ora di pranzo anche Fabio Baffoni e Sauro Moschini - n.d.r.) la presidenza riesce ad organizzare un gruppo di ben 6 giocatori a cui si aggiungerà l'allenatore/giocatore Salta e il redivivo Biondi.
Trovati i numeri la macchina organizzativa funziona lo stesso a puntino:
Appuntamento alle 19.40 alla Banca Toscana di P.S.Giovanni.
Alle 19.45 arriva il Pres.
Alle 19.50 Carlo B.
Nei successivi venti minuti arrivano le telefonate degli altri che annunciano il loro ritardo (!).
NickPres: "Forza, partimo che sennò arrivamo tardi"
Luke: "Sie... famo come a Cannara, che semo arrivati n'ora prima per riscaldacce per bene e quando avemo iniziato a giocà erme già bell'e spompi"
E i nostri arrivano in effetti più puntuali che non si può nel gremitissimo Palazzetto di Spoleto, città famosa per essere "uno dei vertici del triangolo dela 'gnoranza"
Fischio d'inizio.
Gli spoletini sono alti, giovani, brutti e in 12 a referto.
Dopo i primissimi minuti di smarrimento la squadra prende coraggio e tranquillità, sostenuta dalle bestemmie del coach. La palla viene giostrata con sapienza senza voler strafare e la difesa torna sempre evitando i contropiedi avversari sostenuta dalle stoppate del Biondi e di Aprile con un dito acciaccato dopo due minuti di gioco. La RifSal riesce così a recuperare il leggero divario fino a raggiungere la parità alla fine del primo periodo. Ma la vera svolta si ha quando entra il Pres nel secondo quarto. Una gigantesca nube di cloroformio sembra entrare in campo, i nostri sono abituati, gli spoletini un po' meno e frastornati cedono il quarto 10 a 6. I nostri credono sempre di più nelle loro potenzialità, il Salta predica la sua solita filosofia: imporre ritmo lento alla partita, anche perchè i giocatori stanno per finire.
E i fatti gli danno ragione: nessun contropiede buttato al vento come al solito, nessun passaggio forzato (e intercettato) sotto canestro.
Inoltre la situazione contribuisce a creare un clima di tranquillità e grande concentrazione.
Su tutti spicca il Bonaduce che come Clark Kent entra in cabina, smette la sua divisa da nullafacente provinciale e indossa quella da playmaker che comanda la squadra sia contro la "uomo" che contro la "zona".
Il Luke si conferma la Miglior Macchina da tiro 2006 insieme alla Panda 4x4: schiaffa 4 bombe su 6 tentativi.
AMass sfodera parecchie volte il consueto assolo "Danza Delle Api" roteando intorno alla difesa e segnando a tabellone sbilanciatissimo tra l'acclamazione generale.
Carlo gioca i primi 2 periodi come ultimamente gli riesce. Più in sordina gli ultimi, ma viene acclamato dalla "standing ovation" quando si autosostituisce a 48 secondi dalla fine "per non fare il quinto fallo".
Fabio segna parecchio e in tutti i modi anche se vuole un po' troppo strafare davanti ai suoi ex compagni che lo abbandonarono 2 anni fa; è giovane, insieme al coetaneo Pippi saprà crescere anche sotto questo aspetto.
Alla fine del terzo quarto il punteggio è di perfetta parità
Gli spoletini rientrano per l'ultimo periodo col sangue agli occhi, sembra finita per la RifSal, ma 2 bombe di Luke e di Fabio portano i nostri in vantaggio per 48 a 42 a 6 minuti dalla fine.
E' solo la maggior freschezza nel finale e una gran dose di culo che assistono lo Spoleto negli ultimi istanti.
3 bombe tirate da 7 metri e altri canestri da media distanza sanciscono la vittoria per i padroni di casa che, ammetteranno poi la sera a "Controcampo", si sono cagati sotto.
Per la RifSal una vittoria morale in un momento di crisi, dedicata fin dall'urlo iniziale a Martina Bietta, nata un paio d'ore prima del match.
Tabellini
Fabio 13
AMass 12
Carlo 11
Luke 14
Aprile 1
Silvio -
NickPres -
Salta -
Risultato Finale
ASD BLU SPOLETO - RIFSAL 62-51
14-11/6-10/14-13/26-17
HighLight della partita:
Aprile "the Save" Salvatore salta catturando un rimbalzo in difesa. Atterra fissando il pallone incuriosito domandandosi (dirà poi): "che è quella roba che spunta dal pallone?"
E' la sua falange del mignolo destro scavallata a 90 gradi.....
Il Momento Clou
Il viaggio di ritorno sulla macchina del Luke che ci ha deliziato con un'ora densa di racconti porno/militari
Ettore Frangipane